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Come leggere le etichette alimentari: CONFETTURE

Per chi non è un addetto ai lavori districarsi tra le mille diciture delle confetture può essere arduo. Il rischio è acquistare con leggerezza senza sapere bene cosa ci si porta a casa. Di seguito cerco di fare una sintetica spiegazione.

 

Le definizioni:

- confettura: ha almeno il 35% di frutta (vuol dire che il resto o è tutto zucchero oppure, se c'è la pectina o un altro addensante tra gli ingredienti, è zucchero e acqua);

- confettura extra: ha almeno il 45% di frutta (vuol dire che il resto o è tutto zucchero oppure, se c'è la pectina o un altro addensante  tra gli ingredienti, è zucchero e acqua);

- composta o "preparazione a base di": queste non sono esplicitamente normate dalla legge, ma sono quelle più sane, in cui il di contenuto frutta è generalmente uguale o superiore al 70% e, di conseguenza, c'è meno zucchero;

- marmellata: è solo di agrumi.

 

Quanto zucchero c'è realmente?

Spesso sulle etichette ci sono varie diciture che indicano la presenza o meno di zuccheri, buona norma è leggere i valori nutrizionali per sapere quanto zucchero ci sia.

- senza zuccheri: questa dicitura indica che ogni chilogrammo di prodotto ci sono 5 grammi di zuccheri;

- ”basso contenuto di zuccheri": gli zuccheri non superano i 50 grammi per chilo;

- “senza zuccheri aggiunti”: non sono presenti zuccheri né altri dolcificanti;

- “contiene naturalmente zuccheri”: sono presenti solo zuccheri della frutta.

 

Il ruolo della pectina e di altri addensanti:

la pectina è un addensante che può avere origine naturale (è in tutti i vegetali in percentuale variabile) o chimica. Trasforma l'acqua in un gel che si amalgama con la frutta, riducendo così i tempi di cottura e aumentando la resa (la quantità di prodotto finale). Capite bene perché conviene usarla, ma allo stesso tempo la quantità di frutta presente in quello che mangiamo si riduce...

 

Come sempre, leggete ingredienti e valori nutrizionali.